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Osservatorio: verbale riunione fine giugno

Il 26 giugno 2024 si è riunito l'Osservatorio Distrettuale Permanente sugli Utilizzi Idrici del distretto Sicilia per discutere i seguenti punti all'ordine del giorno:

  1. Monitoraggio della evoluzione della situazione di severità idrica del sistema idro-potabile e irriguo e stato di attuazione misure di mitigazione;
  2. Valutazione e attuazione dei ulteriori misure di mitigazione relative a risparmio risorsa e nuove risorse
  3. Varie ed eventuali.

Alcuni dei tantissimi punti che emergono dal verbale dell'incontro:

  • la quota d'invaso di Piana degli Albanesi, sta per raggiungere quota 602 m s.l.m., quota strategica al di sotto della quale AMAP dovrà pagare indennizzi ad Enel per mancata produzione di energia elettrica
  • per i comprensori irrigui della provincia di Palermo, in merito al comprensorio servito dallo Jato, per il comparto potabile, entro fine novembre l'acqua presente negli invasi si esaurirà;
  • per il comparto irriguo, la piana di Gela vedrà l'assenza quasi totale di irrigazione, andando a compromettere la campagna di semina e di produzione;
  • il comprensorio del Calatino (Catania) è quello che più di tutti sta subendo disagi maggiori e in cui le criticità sono più elevate: rispetto al 2023 si registra un abbassamento della falda di circa 15 m, e una riduzione della portata emunta da 1.200 l/sec a 180 l/sec;
  • altri nuovi Comuni iniziano a presentare criticità medie: Cefalà Diana, Godrano, Piana degli Albanesi, Santa Cristina Gela e Partinico.

Cicero di ATI Palermo evidenzia la drammaticità dell'emergenza e crisi idrica che stiamo vivendo, sottolineando che la soluzione non verrà data solo dall'individuazione/trivellazione e utilizzo di risorsa da nuove fonti. Occorre prestare molta attenzione ed interesse a ciò che sta vivendo il comparto zootecnico, che vede gli allevatori svendere il proprio bestiame, non potendolo gestire ed allevare in modo consono per la mancanza di acqua.

L'osservatorio, alla fine del verbale, propone di confermare lo stato di severità alto, sia per il comparto potabile che per quello irriguo.