9. La partecipazione alla formazione del piano

Nella dimensione dialogica ex ante “la partecipazione del pubblico al processo decisionale è il presupposto per realizzare la sostenibilità” come recita la Comunicazione della Commissione al Consiglio del Parlamento Europeo (2004) e contestualmente il processo di trasformazione urbana richiede conoscenza/cultura e partecipazione consapevole, svolgendo un ruolo pedagogico nei confronti della “cittadinanza attiva”, per l’apporto da un lato, di consapevolezza dei valori, delle risorse e dei rischi presenti, e dall’altro, per la comprensione e perseguimento di scelte strategiche condivise.

Nel processo di pianificazione partecipata, fin dalla fase di redazione del PUG, è necessario utilizzare un processo del tipo bottom-up piuttosto che un obsoleto e non più adeguato processo top-down , tutto interno all’ufficio di piano.

Il processo di formazione del PUG, secondo quanto stabilito dal comma 3 dell’art. 26 della L.R. 19/2020 e ss.mm.ii., prevede che, all’avvio del procedimento, chiunque possa avanzare proposte e formulare suggerimenti secondo i criteri e le modalità fissate nell’avviso attraverso le quali consultare e coinvolgere soggetti pubblici e privati ed i rappresentanti degli ordini e collegi dei professionisti, nonché degli attori sociali assimilabili, che per loro specifiche competenze e responsabilità sono interessati al piano.

Operativamente, nella fase di avviso di Avvio del Procedimento (durata 30 gg.) verrà pubblicato un link dedicato in cui i cittadini potranno rilasciare il proprio contributo avvalendosi anche di un questionario consultivo a tale scopo predisposto finalizzato all’acquisizione di dati analizzabili dal punto di vista statistico e facilmente generalizzabili.

Pertanto, l’azione di ascolto dei cittadini, dei promotori di obiettivi di pubblico interesse, degli ordini e delle associazioni di categoria, degli enti del terzo settore, che debbono essere invitati a partecipare direttamente alle attività di elaborazione pre-progettuali, su specifici argomenti, dovrà essere effettuata attraverso azioni di comunicazione e coinvolgimento, da attivare sia in riferimento alle Circoscrizioni sia in riferimento alle Unità di primo livello, alle istituzioni scolastiche e agli Enti del terzo settore. Allo scopo verrà, altresì, costituito un forum per le consultazioni e individuato un apposito Urban Center, facilmente riconoscibile ed accessibile, dove l’Amministrazione comunale potrà incontrare la città e comunicare il processo di trasformazione urbanistica anche con forme narrative e digitali per essere comprensibile al maggior numero di interlocutori.

Il Forum, organizzato nella piattaforma telematica comunale, può essere mantenuto attivo, oltre che nella fase di avvio del procedimento, come richiesto dalla legge, anche in tutte le fasi del procedimento di formazione del Piano, inoltre, elimina il problema di individuare a priori le organizzazioni da invitare, lasciando che siano i loro rappresentanti a segnalare alla amministrazione comunale, attraverso la iscrizione al Forum. Seguiranno azioni comunicative (eventi pubblici, manifestazioni, dibattiti) finalizzate a rendere visibili e divulgare i contributi progettuali dei diversi soggetti e lo stato di avanzamento del piano.

Contestualmente alla redazione del PUG occorrerà interagire, inoltre, con tutte le Amministrazioni Pubbliche e gli Enti morali detentori di competenze e/o proprietari di importanti elementi del patrimonio architettonico urbano, sovente inutilizzati ed in avanzato stato di degrado, al fine di sviluppare forme di partenariato tra i soggetti proprietari e l’Amministrazione comunale volte alle promozione di piani di rigenerazione urbana economicamente sostenibili, che possano costituire occasioni strategiche per la rigenerazione di tutto il contesto urbano.

Infine, con il supporto della SISPI, verrà progettato e realizzato un link tematico del PUG, sul sito web istituzionale, allocato nel link dell’Area della Pianificazione del Territorio, dove saranno depositati i documenti, le banche dati e ospitato il SIT di Piano, resi pubblici a parità di stato di avanzamento del processo di Piano e di VAS, e dove i soggetti competenti, l’Autorità Urbanistica e Ambientale, i portatori di conoscenza, la cittadinanza a vario titolo interessata seguono le fasi del processo di PUG e di VAS, e sono avvisati sugli eventi di partecipazione pubblica (sedute del Consiglio comunale, conferenze cittadine, meeting, seminari e workshop, forum telematici).

La partecipazione civica ai processi di pianificazione potrà anche utilizzare l’intelligenza artificiale, insieme all’intelligenza collettiva e distribuita della cittadinanza, per fornire una risposta efficace alle diverse esigenze della comunità (elaborazione delle politiche, regolamentazione, fiscalità, servizi per la famiglia, mobilità sostenibile, manutenzione degli edifici, qualità ambientale, innovazione, alloggio, gestione urbana, pianificazione dello spazio). L’intelligenza artificiale può avere un ruolo importante per aumentare la partecipazione alla pianificazione urbana in diversi modi. Ad esempio, l'utilizzo di algoritmi di apprendimento automatico per analizzare i dati sulla mobilità e le attività commerciali può aiutare a identificare le aree di Palermo in cui c'è una maggiore domanda di trasporto o di servizi e quindi indirizzare gli investimenti in infrastrutture e servizi in modo più efficiente e mirato. L’IA può anche essere utilizzata per supportare la pianificazione partecipata, ad esempio attraverso l’utilizzo di chatbot per raccogliere reazioni, opinioni e critiche degli abitanti, o attraverso la creazione di sistemi di votazione online per la valutazione di progetti di riqualificazione urbana.

In questo modo, gli abitanti possono esprimere le loro preferenze anche in grandi volumi di coinvolgimento e i decisori possono prendere decisioni più informate e in linea con le esigenze della comunità. Infine, l’IA può essere utilizzata anche per individuare le numerose barriere architettoniche per le persone con disabilità sparse per la città, per rimuoverle e, soprattutto, per progettare ambienti urbani più accessibili.