7. La sostenibilità delle previsioni di sviluppo

Il nuovo PUG dovrà farsi carico, all’interno delle norme vigenti, di trovare soluzioni adeguate a risolvere il problema della sperequazione tra le aree e, inoltre, dovrà prevedere una gamma di possibili modalità alternative per la realizzazione dei servizi pubblici senza il ricorso esclusivo alla finanza pubblica. In particolare, i servizi potranno realizzarsi consentendo agli operatori privati, tramite convenzioni, di attuare le previsioni di Piano. Già il Piano attuale prevede questa modalità di attuazione per le zone F e per i servizi, ma occorrerà rivedere la disposizione normativa per eliminare le incongruenze che, nonostante le richieste, non hanno consentito di accelerare la realizzazione delle opere, ed effettuare delle preliminari e puntuali verifiche di fattibilità finanziaria. Dovranno essere previste anche compensazioni urbanistiche (perequazione), con il ricorso a diritti edificatori sulle aree destinate a servizi, trasferibili, che potranno essere esercitati nelle aree residenziali o produttive del Piano, sia di nuova realizzazione sia di trasformazione urbanistica.

In tal modo, sarà possibile rendere le previsioni concretamente attuabili e consentire di:

  • formalizzare una disciplina di Piano di ampio respiro ma anche di concreta e specifica attuazione;
  • incentivare l’intervento di promotori privati nella comunicazione, valorizzazione ed attuazione delle previsioni di Piano, nel rispetto delle procedure previste dalla legge, attraverso gli istituti dell’adozione e sponsorizzazione, della finanza di progetto, del comparto edificatorio, delle convenzioni urbanistiche, dei certificati verdi, e delle società di trasformazione urbana;
  • elaborare uno studio di fattibilità economico, finanziario e gestionale, volto anche all’individuazione delle leve finanziarie per l’attuazione del Piano;
  • organizzare gli interventi e le azioni di Piano in ordine di priorità strategica e funzionale al fine del reperimento e dell’orientamento, nella programmazione e nell’ordinamento gerarchico delle opere pubbliche e delle leve finanziarie.
  • prevedere, previa verifica della fattibilità giuridica, il ricorso a modalità alternative all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio per la realizzazione dei servizi pubblici e per l’attuazione degli interventi di trasformazione urbana, quali la finanza di progetto, la premialità e la compensazione urbanistica con l’assegnazione di diritti edificatori trasferibili nelle aree appositamente individuate dal Piano;
  • affiancare la partecipazione, in base ad apposita regolamentazione, alle procedure autorizzative di tutta la nuova edificazione ed ai meccanismi di compensazione urbanistica di cui sopra;
  • monitorare costantemente l’attuazione del Piano, anche attraverso la georeferenziazione e l’impiego di strumenti informativi dinamici.