6. Il processo di formazione del PUG
Come disposto al comma 1 dell’art. 26 della L.R. 19/2020, “ il PUG è redatto dal comune ed è adottato ed approvato dal consiglio comunale secondo la procedura di seguito specificata, sulla base delle direttive impartite dalla giunta comunale attraverso apposito atto di indirizzo”, pertanto le presenti Direttive generali, seguite dalla pubblicazione dell’avvio del procedimento di formazione del PUG segnano l’inizio delle complesse procedure che porteranno all’atto finale di approvazione del PUG.
Come specificato dalla stessa norma, occorre prioritariamente alla redazione del Documento preliminare, l’elaborazione di una organica rappresentazione e valutazione dello stato del territorio attraverso la predisposizione di studi di settore quali gli studi agricolo-forestale (SAF) e geologico, con particolare riferimento agli aspetti idrogeologici, lo studio di compatibilità idraulica di cui al piano di gestione del rischio alluvioni e per come previsto dal piano stralcio di bacino per l'assetto idrogeologico della Regione siciliana (P.A.I.), lo studio demografico e socio-economico e lo studio archeologico, redatto dalla competente soprintendenza per i beni culturali e ambientali. Tali studi utilizzeranno come base di partenza gli analoghi documenti redatti in occasione dell’avvio della revisione del PRG in modo da massimizzare il materiale documentale già in possesso dell’Amministrazione e ridurre i tempi di elaborazione dei nuovi studi di settore per il PUG. I materiali già in possesso dell’Amministrazione saranno messi a disposizione delle professionalità che redigeranno gli studi di settore propedeutici in modo che possano essere verificati e riutilizzati se adeguati.
Allo stesso modo saranno messi a disposizione dell’Ufficio di Piano tutti gli studi e le analisi che sono state elaborate in fase di redazione della revisione del PRG in modo da costituire una adeguata libreria di dati e conoscenze e per non sprecare le attività analitiche intraprese nella precedente fase di pianificazione.
Le linee Guida per la redazione del piano urbanistico generale comunale (D.A.n.116/Gab 7/09/2021) , prevedono che di tali studi dovrà risultare completata, ai fini della adozione del Documento preliminare del PUG, almeno la parte riguardante la analisi dell’intero territorio comunale alla scala 1:10.000, ferma restando la possibilità di procedere all'eventuale approfondimento di tali studi riguardanti la scala di dettaglio e quindi alla analisi del territorio urbanizzato alla scala 1:2.000, successivamente alla adozione del Documento preliminare del PUG. Il cronoprogramma relativo alla formazione del PUG sarà pertanto condizionato dal compimento degli studi predetti.
Secondo quanto prescritto dall’art. 26 della L.R. 19/2020 e ss.mm.ii. il Comune di Palermo, tenendo conto dell’Atto di indirizzo della Giunta Comunale contenente le presenti Direttive generali e dei contributi pervenuti nella fase di ascolto, partecipazione e co-progettazione, elabora il Documento preliminare del PUG , il quale:
- a) esplicita le modalità da seguire per l’elaborazione di disposizioni sull’uso del suolo, tenuto conto delle indicazioni contenute nei piani e programmi sovraordinati eventualmente vigenti;
- b) definisce un quadro generale delle criticità territoriali connesse alle caratteristiche geologiche e sismiche ed all’uso agricolo del suolo come individuate dagli appositi studi di settore;
- c) descrive le principali problematiche urbanistiche ed insediative da risolvere nel breve e nel medio periodo, tenendo conto delle criticità territoriali, e stabilisce il quadro delle priorità;
- d) individua, in linea generale, limiti e condizioni per lo sviluppo sostenibile del territorio comunale;
- e) individua gli obiettivi da raggiungere nel medio e nel lungo periodo ed identifica le risorse economiche e finanziarie disponibili o attivabili;
- f) descrive le risorse territoriali e naturali e identifica i beni culturali e paesaggistici da considerare quali invarianti e determinanti per le scelte di sviluppo;
- g) descrive nelle linee generali gli interventi da prevedere nel PUG e individua le aree eventualmente oggetto di piani particolareggiati attuativi (PPA);
- h) contiene il rapporto preliminare della VAS sui possibili effetti ambientali del PUG;
- i) perimetra le aree nelle quali possono essere rilasciati singoli titoli abilitativi, ovvero possono essere approvati piani attuativi prima della definitiva approvazione del PUG, ed in questo caso specifica gli indici ed i parametri da applicare;
- l) definisce la valutazione economica di massima per la realizzazione delle infrastrutture principali, nonché delle principali opere pubbliche previste nel PUG;
- m) indica le aree ed i progetti urbani dove promuovere concorsi di progettazione o concorsi di idee nonché le trasformazioni urbane che devono essere sottoposte a processi di progettazione partecipata con particolare riferimento agli interventi di riuso e di rigenerazione urbana.
Per la redazione del Documento preliminare del PUG saranno utilizzati tutti i dati, le elaborazioni digitali, i dimensionamenti, i materiali cartografici e quant’altro elaborato durante la precedente fase (non completata) di pianificazione urbanistica in modo da massimizzare l’utilizzo di elaborazioni già effettuate e ridurre i tempi di elaborazione del PUG.
Nel Documento preliminare sono altresì̀ perimetrate le parti del territorio comunale nelle quali, per garantire il raggiungimento degli obiettivi del PUG che potrebbero essere compromessi dall’applicazione delle pregresse previsioni urbanistiche, è sospeso il rilascio di singoli titoli abilitativi a far data dalla delibera di adozione del Documento preliminare e sino all’approvazione del PUG.
Fino all’approvazione del PTR e del PCM, prima della deliberazione di adozione del Documento preliminare di PUG da parte del Consiglio comunale, il responsabile del procedimento è tenuto ad indire una specifica Conferenza di pianificazione volta a riscontrare la coerenza delle indicazioni del Documento preliminare con i quadri e gli obiettivi generali e di area vasta.
L’adozione del Documento preliminare di PUG da parte del Consiglio comunale comporta l’applicazione delle misure di salvaguardia sulle aree specificate nel comma 5 dell’art. 26 della L.R. 19/2020, che operano per un periodo non superiore a tre anni non prorogabili a partire dal momento dell’assunzione dell’atto deliberativo di adozione.
Sulla base del documento preliminare adottato dal Consiglio comunale è redatto il progetto definitivo del PUG. Al fine di garantire la partecipazione al processo decisionale ed avviare le procedure di consultazione e di acquisizione dei necessari pareri sul progetto definitivo del PUG, dovrà essere indetta la Conferenza di pianificazione, prevista dall’articolo 10 della L.R. 19/2020, con la finalità di valutare il quadro conoscitivo approfondito e completo del territorio e del suo sviluppo urbanistico in termini di sostenibilità ambientale, sociale ed economica nonché di esprimere valutazioni condivise sulle scelte, sugli obiettivi e sui contenuti della pianificazione. Alla Conferenza di pianificazione sono invitati tutti i soggetti pubblici che per legge sono chiamati a rilasciare pareri, nulla osta, autorizzazioni o altri atti di assenso comunque denominati, tra cui i rappresentanti dell’ufficio del Genio Civile e della Soprintendenza per i beni culturali ed ambientali di Palermo, del Dipartimento regionale dell’urbanistica dell’Assessorato regionale del territorio e dell’ambiente, dell’Autorità competente in materia di VAS, dell’Autorità di bacino, nonché gli altri soggetti pubblici competenti in materia ambientale. La Conferenza di pianificazione si conclude entro sessanta giorni dalla data dell’insediamento con la sottoscrizione di un accordo di pianificazione, che costituisce anche certificazione di qualità progettuale e ambientale del piano e sostituisce, a tutti gli effetti, qualsiasi altro esame o parere preventivo di enti, amministrazioni o organi consultivi monocratici o collegiali in materia urbanistica, territoriale, paesaggistica, ambientale e sicurezza sismica.
Anche per la redazione del Progetto definitivo del PUG saranno utilizzati tutti i materiali elaborati durante la precedente fase di pianificazione urbanistica e ritenuti utili e coerenti con il PUG.
Successivamente alla chiusura della Conferenza di pianificazione, verranno messi a disposizione del pubblico il documento di sintesi della Conferenza di pianificazione, il progetto di PUG ed il relativo rapporto ambientale con la sintesi non tecnica per consentire a chiunque di prendere visione del progetto di PUG e dei relativi allegati, del rapporto ambientale e della relativa sintesi non tecnica e presentare proprie osservazioni, che il Consiglio comunale è tenuto a valutare.
Il responsabile del procedimento, dopo aver acquisito il parere del Consiglio comunale sulle osservazioni pervenute, convoca una nuova seduta della Conferenza di pianificazione, che si pronuncia sulla loro accoglibilità.
Il Piano urbanistico generale, definitivamente approvato, acquista efficacia con la pubblicazione dell’avviso della relativa approvazione sulla Gazzetta ufficiale della Regione siciliana, effettuata a cura del responsabile del procedimento.
Il PUG è aggiornato ogni cinque anni ovvero quando ne facciano motivata istanza al Comune di Palermo enti pubblici interessati o soggetti privati rappresentativi di interessi collettivi o diffusi. In ogni caso, trascorsi cinque anni dalla data di approvazione del PUG, il Consiglio comunale con apposita determina ne dispone l’aggiornamento. Le varianti, le integrazioni e gli aggiornamenti del piano sono sottoposte alla stessa procedura di formazione descritta dal presente articolo con i termini ridotti della metà.
Dal punto di vista metodologico e strumentale la redazione del PUG dovrà utilizzare tutti gli input che provengono dai diversi attori urbani (sia produttori e utilizzatori di dati, che attuatori di interventi) elaborando i loro dati attraverso la Control Room del Comune di Palermo e i suoi strumenti di data analysis , di data management , dashboard per la gestione efficace dei diversi campi e cicli di vita della città. Tutti questi strumenti, attingendo in tempo reale a diversi dati, forniranno una risposta efficace (fondata su conoscenze solide, misure certificate e impatti verificati) alle diverse esigenze della comunità per facilitare l’elaborazione delle politiche pubbliche, della regolamentazione del suolo, della pianificazione della mobilità, della qualità ambientale, della pianificazione urbana.
La redazione del PUG, quindi, dovrà utilizzare le risorse informatiche del “gemello digitale” della città messo in atto da SISPI, utilizzando una replica virtuale che riproduce il funzionamento del sistema urbano in reazione ai numerosi e sempre più rapidi e intensi stimoli esterni. L’utilizzo del gemello digitale consente di trovare le condizioni operative ottimali, di verificare tempestivamente la correttezza ed efficienza del processo di pianificazione. Un PUG che utilizzi un gemello digitale basato su database, machine learning e intelligenza artificiale con strumenti pertinenti alla trasformazione urbanistica espanderà le risorse cognitive e potenzierà il supporto alle decisioni urbanistiche e politiche del piano.
L’utilizzo del gemello digitale di Palermo potrà essere utile nell’analisi della congestione del traffico: il gemello digitale può essere utilizzato per simulare e analizzare scenari di traffico, aiutando il Comune di Palermo e l’AMAT a capire come la congestione del traffico influisca sulla città e a progettare soluzioni per migliorare la circolazione. Il gemello digitale può essere utilizzato anche per analizzare e progettare gli spazi pubblici, i parchi, i giardini e le piazze, aiutando i progettisti a capire come questi spazi possano essere utilizzati per migliorare la qualità della vita dei cittadini. Inoltre, può essere utilizzato per il monitoraggio ambientale, per controllare la qualità dell’aria e del suolo, e per progettare soluzioni tempestive per migliorare la sostenibilità ecologica. Anche nella progettazione dell’uso del suolo il gemello digitale può aiutare amministratori e urbanisti a capire come la città stia cambiando e a individuare soluzioni per migliorare l’uso dei suoli e la localizzazione di funzioni più efficace. Infine, la simulazione e analisi di scenari di emergenza, come alluvioni, terremoti o crisi sanitarie, possono aiutare l’amministrazione a progettare soluzioni per rendere la città più resiliente e antifragile.